Cantagalli risponde a Di Pasquale: «Ecco quanti sono i dipendenti della Team»

TERAMO – «Non è stata fatta nessuna assunzione nottetempo». Il presidente della Team Fernando Cantagalli replica così alle accuse del consigliere del Pd Manola Di Pasquale sulla discrepanza tra le assunzione previste dal Piano Economico e Finanziario (14) e quelle reali circa 80. «Non so a quale Pef faccia riferimento il consigliere Di Pasquale – afferma Cantagalli – quel che è certo è che non ci sono state nuove assunzioni, ma solo stabilizzazioni, concordate con i sindacati insieme al nuovo Regolamento per il reclutamento del personale». In sostanza, tutti i dipendenti che erano in forza alla Team al 30 gennaio dello scorso anno sono stati stabilizzati. «In questo modo – afferma Cantagalli – abbiamo risparmiato 210 mila euro l’anno, eliminando il ricorso alle società interinali». Ed eccoli, quindi, i dipendenti della Team e le loro mansioni: 22, di cui 2 part time, sono addetti al porta a porta, 6, tutti part-time, agli uffici (da quello della Tia a centralino), 6 part-time alla pulizia degli immobili, 7, di cui 3 part-time, al verde pubblico, 5, di cui uno part time ai servizi cimiteriali, 2 gli operatori che sono stati stabilizzati per i servizi per la commessa di Canzano e Castellalto. Altri, a tempo determinato e part-time, si occupano di altri settori, come i servizi museali. «In tutto – afferma Cantagalli – non sono 80 ma 62. Non si tratta di nuove assunzioni, non c’è nessun atteggiamento clientelare, invito pertanto Manola Di Pasquale e tutti gli altri a prestare maggiore attenzione: la Team è un bene di tutta la città, è una società che lavora e che partecipa anche a bandi in altri Comuni, non vogliamo che queste notizie false minino la nostra immagine».

LA QUESTIONE CARAPOLLO – Cantagalli ringrazia invece il consigliere Di Pasquale per aver messo il “dito nella piaga” sulla questione delicata della sede di Carapollo. «Grazie alle sue richieste di accesso agli atti – afferma Cantagalli – ho approfondito la questione e mi sono reso conto dei tanti aspetti al limite dell’illegale, che abbiamo sanato creando un gruppo di lavoro intersettoriale interno alla Team di professionisti che si sono occupati prima di fotografare l’esistente e poi di trovare delle soluzioni sotto il profilo della sicurezza e dell’agibilità». Cantagalli ha presentato al Genio Cuvile, che ha dato parere positivo, una richiesta di sanatoria,  in merito al capannone realizzato su terreni che, prima della permuta, erano di proprietà del Comune. «Circa 15 giorni fa- conclude Cantagalli – sono stato ascoltato dalla Polizia giudiziaria, in quanto questi atti vengono trasmessi d’ufficio alla Procura. Sono stato l’unico, finora, ad aver raccolto questa scomoda eredità dei miei successori e ad aver voluto sanare una situazione di illegalità».